11 settembre 2006

INLAND EMPIRE's synopsis

LOST IN LYNCH n.1
Da oggi parte la pubblicazione a puntate della sinossi di INLAND EMPIRE di David Lynch, dedicata a Michele Placido e Bigas Luna, i due giurati del festival che hanno dichiarato di aver preferito alla visione del film una bella spaghettata.
Chiaramente se ne sconsiglia la lettura a chi non vuole saperne nulla (anche se conoscerne il plot , secondo il mio modesto parere, non toglie assolutamente al piacere di vederlo in sala). Naturalmente la sinossi, data l’estrema complessità del soggetto, è lacunosa. Mi appello a chiunque l’abbia visto a Venezia: proponete correzioni e aggiustamenti.
Inoltre, data l’equivoca parte di Laura Dern (è l’attrice Nikki Grace, ma in certi casi è Susan Blue, il personaggio che interpreta nel film nel film, in altri casi il suo ruolo è ambiguo), dove sono in dubbio lascerò il nome “Laura Dern”.

Con un boato un proiettore accende il nero dello schermo e illumina le parole INLAND EMPIRE.
Bianco e nero.
Una puntina di un giradischi scorre sui solchi di un disco. Si sente una voce radiofonica che annuncia AXXON N, la più lunga radionovela dei paesi baltici.
In un corridoio di un albergo un uomo e una donna – entrambi parlano polacco - cercano la loro camera. “Dove sono, dove siamo?” dice la donna. Il viso dei due personaggi è invisibile, cancellato con un effetto digitale. L’uomo la fa spogliare per avere con lei un incontro sessuale. Fanno sesso insieme. Lei ripete più volte: “Ho paura!”
Con una dissolvenza incrociata la scena passa dal B/N al colore. La donna ha finalmente un volto, quella di una giovane bellissima ragazza dagli occhi blu.
E’ sola nella camera d’albergo: piange guardando la tv che trasmette alcune immagini accelerate: una donna anziana che cammina per strada (Grace Zabriskie) e Rabbits, una sit-com con tre attori con le teste di coniglio. Ora la sit-com è a tutto schermo: due dei conigli, un maschio (la voce è di Scott Coffey) e una femmina (la voce è di Laura Harring) sono sul divano, l’altro (la voce è di Naomi Watts) è dietro di loro e stira. Si scambiano banali battute, sottolineate dalle classiche risate pre-registrate da sitcom. Il coniglio maschio si alza e apre una porta ed esce fuori campo. Entra in un salone per poi scomparire.
Ora nel salone appaiono due uomini, entrambi polacchi: uno calvo, l’altro magro e assai brutto. Quest’ultimo ripete più volte che sta cercando un ingresso.
Ora la scena si sposta su un esterno: una donna anziana cammina scompostamente per strada (Grace Zabriskie, la stessa scena era apparsa brevemente sullo schermo tv nella camera d’albergo). Arriva davanti alla porta di una villa. Un maggiordomo le apre la porta, dietro di lui compare Laura Dern che accoglie l’inatteso ospite. L’anziana si presenta come la vicina di casa, dice di abitare un po’ più in là, in una casa di mattoni difficile da vedere dalla strada. Mentre la Dern le offre un caffè, la vecchia con tono minaccioso fa molte domande: le chiede se è un’attrice, qual è il suo ruolo, se questo ruolo ha a che fare col suo matrimonio e con suo marito. Poi racconta una vecchia favola gitana su un bambino che, per scoprire un mondo, aprì la porta e fece nascere il Male. E su una ragazzina alla piazza del mercato. [tutta la sequenza è ripresa da Lynch usando un grandangolo esasperato. Grace Zabriskie è fuori fuoco, lo sfondo perfettamente nitido].
A una Laura Dern sempre più inquieta domanda se nel film che dovrebbe interpretare c’è un omicidio. Alla risposta negativa dell’attrice l’anziana reagisce con un secco :”No, ci sarà un fottuto brutale omicidio!”La Dern la invita a lasciare la casa. La vecchia, ignorando l’invito, dichiara di dimenticare spesso le cose, e di confondere l’oggi con il domani. “Se oggi fosse domani lei non si ricorderebbe che ha una bolletta da pagare!”, esclama. “E se oggi fosse domani lei sarebbe seduta lì!”, aggiunge, indicando un divano vuoto alla sua sinistra. La Dern [ora anche lei è inquadrata con un grandangolo deformante] si gira atterrita. L’inquadratura successiva è Laura Dern, vestita diversamente, su quello stesso divano intenta a chiacchierare con due amiche. Entra il maggiordomo [l’inquadratura mostra che sulle poltrone dove erano sedute Zabriskie e Dern non c’è nessuno] e annuncia una telefonata. E’ l’agente di Laura Dern che la informa che è stata scelta per il ruolo di protagonista in un film. Laura, le amiche, il maggiordomo gioiscono. Al piano di sopra, sulle scale, un uomo spia.

(continua)

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