03 settembre 2006

Venezia al vetriolo: When the leeves broke

URAGANO SPIKE
(da Venezia Bob lo spietato)
Un requiem in quattro atti, come recita il titolo. Il documentario di Spike Lee è la prima vera scossa al Lido dopo Black Dahlia. 255 minuti che rendono omaggio ai poveri di una città devastata, New Orleans, e inchiodano alle sue devastanti responsabilità l'amministrazione Bush, rea di crimini di ogni sorta, dai ritardi nei soccorsi alla gestione totalmente incompetente della catastrofe del dopo Katrina. Perché la rivelazione sconvolgente del documentario è che Katrina aveva mancato New Orleans e, mentre la gente festeggiava per strada durante una giornata di sole, è stata la rottura degli argini del fiume a seminare morte e distruzione. Le storie che i superstiti raccontano costruiscono una sorta di canto dei dannati, un'invettiva indignatissima contro una delle pagine più vergognose della democrazia americana. Come ha dichiarato Spike Lee: "Bush è un criminale totale, non odia soltanto i neri poveri, odia tutti i poveri".

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