04 ottobre 2006

Hollywood Belshazzar - notiziole dagli USA

Bye Bye Muccino
Gabriele Muccino licenziato in tronco. Il regista romano, al lavoro ol
treoceano sul film “A little game without consequences”, interpretato da Cameron Diaz e Jim Carrey, è stato messo alla porta a due settimane esatte dall’inizio delle riprese. La decisione della casa di produzione, la Focus Features, è stata presa dopo che il copione, da Muccino, rielaborando la sceneggiatura dell film francese “Un jeu sans consequences”, ha fatto fuggire sia Carrey che la Diaz. L’avventura americana del regista italiano è quasi una catastrofe: due settimane fa il remake made in Usa de L’ultimo bacio, "The Last kiss", è stato un flop al box office. Adesso Gabriele aspetta con ansia l’accoglienza di "The Pursuit of Happyness", suo primo film americano con Will Smith.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi permetta, ma del flop di "The last kiss" non si può in alcun modo ritenere responsabile lo stesso Muccino (copione riscritto da uno dei più quotati sul pianeta), e dunque non può essere portato come argomento a sostegno della tesi che la di lui trasferta americana sia disastrosa. Così pure un licenziamento ancora in fase di pre produzione da parte di produttori americani che, notoriamente, si cagano addosso se una sceneggiatura osa qualcosa di più dell'ultima commedia di Adam Sandler o dell'ultimo action di The Rock. L'unico dato significativo sarà la risposta del pubblico all'uscita di "Pursuit of happyness". Se non lo vedrà nessuno catastrofe sarà. Il resto delle argomentazioni vanno bene per Dagospia, strumento pure interessante, ma che trasuda tutto il livore e la frustrazione dell'uomo che l'ha creato. Non vorremmo che questo blog andasse in quella direzione. Sì alla cattiveria, no al livore da segaioli.

Anonimo ha detto...

Concordo in parte con ciò che asserisce lo Stupido. Vorrei tuttavia esprimere a mio modo le mie riserve sulla qualità artistica del lavoro complessivo di Muccino che non reputo affatto la miglior produzione cinematografica italiana degli ultimi anni (l'ennesima variazione sui temi della commedia nostrana agrododolce che cerca di replicare in chiave contemporanea le formule di Comencini e Scola). L'Ultimo bacio peraltro sembrava tagliato su misura per il pubblico americano, così tanto che gli stessi spettatori statunitensi ne sono rimasti disgustati (il tema dell'infedeltà e della crisi dei trent'anni è un tema così onnipresente nella loro società puritana da risultare insopportabile quando le viene scodellata con una simile ostentazione). Per qusto credo che, nel caso Muccino abbia aggiustato di poco la mira con questo nuovo film in uscita, il box-office stavolta potrebbe dargli ragione.