02 ottobre 2006

La classifica del lunedì di Vetriolo

BLACK DAHLIA CHE DELUSIONE!
Forse tutti i soldi se li sono ciucciati le star, dalla Johansonn in giù, e al povero Brian sono rimaste solo le briciole! Ma in effetti la sensazione è di vedere un film strano, zoppo, senza le sceni madri che il maestro ci aveva sempre regalato. Un film soffocato dalle riprese tutte in studio, un film "pulito" dove il fetore che si respira dalle pagine di James Ellroy evapora di fronte alla fragranza profumata che sprigionano i volti belli dei giovani protagonisti. Non che la pellicola in sè non sia godibile, basta dimenticare che dietro a Black Dahlia ci siano le mani di De Palma ed Ellroy.

LADY IN THE WATER CHE DELUSIONE
Non c'è nemmeno il famoso twist finale, il colpo di scena al quale il regista Shyamalan ci aveva abituato sin dal Sesto senso. Ma a deludere di questa fiaba moderna, dove una ninfa spunta nella piscina di un condominio e un uomo, Paul Giamatti, la protegge, non è la magia dello Shyamalan-touch (che comunque c'è). E' la sua prevedibilità, in ogni senso. Tanto che il regista, per ripararsi preventivamente dalle critiche, ha trovato un espediente. Infilare nella storia un cattivo, un critico cinematografico, che non si stupisce più di fronte alla visione dei film, perchè tutti mancano di originalità. E Lady in the water non fa eccezione!

LITTLE MISS SUNSHINE SE LO PERDI SEI STUPIDO
Una commedia intergenerazionale divertente assai. Una famiglia sgangherata a bordo di un furgoncino scassato in un road movie delirante che ci racconta gli Usa schizzati di oggi meglio di un reportage alla Michael Moore. Mette alla berlina più o meno tutti i cardini della via americana alla felicità. In Usa un successo, in Italia no.

NUOVOMONDO SE LO PERDI SEI STUPIDO
L'Italia lo ha candidato per gli Oscar. Speriamo che ce la faccia questo toccante, anti-retorico e visionario documento poetico sull'immigrazione. Emanuele Crialese rappresenta con rara efficacia il sogno americano degli emigranti italiani a New York. E’ bello, ma il botteghino non l’ha premiato

THE QUEEN NIENTE MALE
Una Helen Mirren strepitosa per un film furbetto e geniale. La furbizia è tutta nello stimolare lo spettatore voyeur a guardare dal buco della serratura di Buckingam Palace dopo la morte di Lady Diana. La genialata del film, che ricostruisce veri e falsi retroscena, consiste nell' appiciccare la patente di miglior servitore di Sua Maestà la Regina al 'rivoluzionario' Blair. Parlando della Gran Bretagna di 10 anni fa, si versa acido muriatico su quella di oggi.

THE ROAD TO GUANTANAMO SE LO PERDI SEI STUPIDO
Una storia vera, un docu-fiction impressionante. Si esce stravolti da T he road to Guantanamo, inghiottiti dallo sgomento per le malefatte dell'Occidente nel nome della lotta al terrorismo. Un film che, proprio grazie alla rozzezza del digitale e l'assenza de tesi precostituite, ha la forza di un reportage e l'impatto emotivo di un horror apocalittico. La Fallaci l'avrebbe odiato!

IL MERCANTE DI PIETRE RIVOLTANTE
Diretto dal 'sofisticato' Martinelli, Il mercante di pietre ha l'estetica di un tv movie da fondo di magazzino e, col suo messaggio (perchè ha un messaggio, proprio come i film politici di sinistra del cinema d'impegno civile), lo spessore culturale di un servizio notturno del TG4. E qual è il messaggio? "Non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani!" La Fallaci l'avrebbe adorato.

1 commento:

luz ha detto...

all'uscita del cinema col mio compagno ci siamo chiesti..."ma se sto' film lo vede un musulmano cosa ne deduce?? ". Direi che il punto di vista del regista è sicuramente superficiale... e poi per favore, ma è possibile che la tipa in questione sia caduta tra le braccia del "mercante" senza un minimo di trama originale....altro che tg4...