10 ottobre 2006

L'apocalittico

La tv da codice penale
C'è una tv da bandire, una tv che, grazie alle ferree leggi dell'auditel, il cinismo dei dirigenti tv, il carrierismo e servilismo di produttori registi autori (questi ultimi sempre pronti a giustificare filosoficamente la cacca che mettono in scena in nome di una "teoria giustificazionista dell'Olocausto catodico"), è diventata popolare. Se pochi, pochissimi anni fa guardavamo con disgusto la tv spazzatura made in Usa, come le risse e le botte dello show di Jerry Springer, e forti delle nostre fondamenta industruttibili basate sulla sempiterna cultura meditarranea greca e latina, potevamo mostrare orgogliosi l'italica superiorità di fronte agli Stati Uniti, dipinti come paese senza storia, cultura, idee, tutto fast&junk food, oggi che fare se non sotterrare la testa sotto la sabbia per non vedere quanta bellezza arrivi dal teleschermo americano, da Lost a Grey's anatomy, da CSI a 24, da Casalinghe disperate a Sixt Feet Under, ecc.ecc.ecc., e quanto laida sporcizia vomiti invece il palinsesto nostrano?
All'avanguardia di questo gabinetto pubblico dove lordare le nostre telecoscienze, c'è Mediaset, avamposto della Restaurazione e dell'Amnistia generalizzata verso le Vittime del Sistema. I duetti rissosi preparati, scritti, pettinati, ricamati, infiocchettati, sapidamente preparati e orchestrati dai Grandi Autori tv, come quelli che ci sono stati propinati domenica pomeriggio (Buona domenica, Canale 5) od ogni lunedì (La pupa e il secchione, Italia Uno) con due signori che sono pagati (da noi cittadini, lo voglio ricordare, con i soldi delle nostre tasse) per fare un mestiere importante e di rilevanza pubblica come l'eurodeputato o l'assessore, e che invece preferiscono prestarsi ad altro. Alessandra Mussolini e Vittorio Sgarbi vengono pagati da Mediaset per risollevare i bassi ascolti di alcune trasmissioni. Come? Facendo casino e insultaldosi gratuitamente, in alcuni casi in fascia protetta ("uomm'e merda" uno degli epiteti più graziosi) per più di mezz'ora, sotto gli occhi compiacenti della conduttrice di turno (Paola Perego e Federica Panicucci).
Una farsa, una finzione, una roba provocata e scritta ad arte, voluta da tutti, conduttori registi autori, con il beneplacito dei dirigenti tv.
Questa televisione è da codice penale.Perchè viola tutte le normative vigenti in tema di tutela dei minori. Mi chiedo che cosa facciano le varie associazioni stile Moige che gridano satanasso appena si vede una tetta in tv, magari in un film di Bertolucci o di Kubrick, e non muovono un dito di fronte alla valanga di merda che ci viene sputata in faccia appena, per sbaglio, il dito preme il bottone sbagliato sul tasto del telecomando in un pomeriggio qualsiasi in una domenica qualsiasi. Cosa fanno i vari Garanti? Mentre il garante della privacy blocca un servizio delle Iene sui politici e l'uso di droghe previsto per questa sera, ce n'è un altro che fermi lo spaccio di merda in televisione?
Questa televisone è da codice penale. Mi chiedo perchè una poveretta come Mara Venier, espulsa dalla tv pubblica perchè non aveva saputo fermare un'analoga rissa andata in onda l'anno scorso a Rai Uno, non trovi un adeguato spazio nell'accogliente riserva indiana di Mediaset, la vera Casa delle libertà, dove tutti gli uomini liberi, soprattutto quelli cacciati dai fascisti rossi della Rai, esprimono il loro pensiero: dalla Gregoraci alla Monsè a Malgioglio, ecc. Anche a male parole, sì perchè la libertà è anche quello. E la libertà è di avere un telecomando dove passare da un insulto a un rutto, da una scorreggia a uno sputo in piena faccia.
Questa televisione è da codice penale. Perchè, giorno dopo giorno, scava dentro tutti, soprattutto dentro chi è più fragile (gli anziani, i bambini, chi non legge mai un libro), e ci rende più aggressivi, rabbiosi, pericolosi. E' una televisione educativa: ci educa alla guerra civile.
E' una televisione da fermare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per fortuna che il buon governo dello gnomo di Arcore a suo tempo ci aveva promesso il lancio della tv digitale con tanto di contributo per l'acquisto del decoder prodotto dal caro fratello.
Come possiamo constatare non c'è governo che regga di fronte della crescente necrosi del sistema mediatico. Da tempo ho declassato il mio apparecchio domestico a schermo per i dvd. Guardare Studio Aperto o il Tg2 all'ora di pranzo sarebbe come ingurgitare guttalax e scaricare subito gli alimenti senza digerirli.