13 novembre 2006

Anteprima Masters of Horror

L'ultima schifezza di Dario

Direttamente dal Torino Film Festival, L’ultimo Dario Argento: si chiama Pelts, e dopo il notevole Jenifer, andato in onda un anno fa, è l’ennesimo episodio di Masters of horror, serie per la tv americana firmata da tanti mostri sacri del cinema del terrore. Argento ha diretto una storiellina povera povera su un conciatore (un disgustoso Meat Loaf) che viene in possesso di una pelliccia stregata, confezionata con il truculento sacrificio di alcuni procioni dalle magiche virtù. (vengono definiti “luci di pino”, “sentinelle della città perduta”). Naturalmente tutti coloro che hanno a che fare con la morte dei procioni e la lavorazione delle loro pelli faranno una fine altrettanto sanguinosa. La morale animalista è così evidente che alla fantasia dello spettatore non viene concesso nulla. E di conseguenza Argento non risparmia ai nostri occhi niente: una faccia umana spolpata da una tagliola, una testa fracassata da una mazza di ferro e poi divorata dalle mosche, uno sterno divelto a colpi di forbici, con frattaglie di intestino en plein air, un volto cucito ago e filo, un autoscuoiamento, una mano stritolata da un ascensore, e poi una spruzzata di sesso che non farebbe eccitare neanche un vergine. Sembra fatto da un ragazzetto che vuole scandizzare i genitori, masturbandosi in pubblico, e urlando cacca cazzo e culo. Tra le immagine “poetiche” ce n’è pure una, ridicola, con i procioni alla finestra che viene direttamente dal cinema di Bava (Mario, ti prego, perdonalo!). Nella vana ricerca di scopiazzare, in peggio, le efferatezze di Takashi Mike o le torture alla Hostel, il povero Dario, ormai regredito a una fase pre-adolescenziale, si è definitivamente rimbambito.

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