06 novembre 2006

anteprime

Clint brucia la bandiera
Wow, che sorpresa Flags of our fathers, di quel vecchio leone che è Clint Eastwood.
Chi aspettava una sorta di Salvate il soldato Ryan (in fondo a produrre Flags c'è Spielberg e la
Dreamworks), è rimasto più che deluso. Choccato, e magari un po' dispiaciuto.
Sì, ci sono sequenze che sembrano provenire da quel film (lo sbarco sull'isola è sanguinoso quanto quello di Ohama Beach). Ma Clint rovescia come un guanto la retorica patriottica di Spielberg. Clint non descrive un'epica nè un mito, anzi. Non fonda una retorica sull'eroismo dei "nostri" soldati in guerra contro i giapponesi. No, Clint quel mito lo distrugge.Flags of our fathers non è un film sugli atti eroici compiuti nella battaglia di Iwo Jima per conquistare un'isola giapponese strategicamente determinante (lì morirono migliaia di soldati). No, Flags è l'analisi di una fotografia. Un'immagine (un pugno di soldati innalzò una bandiera appena conquistò il monte Monte Suribachi, una montagna alta 546 piedi nella parte sud dell’isola) divenne il simbolo dell'America che stava vincendo la guerra, in un momento in cui l'opinione pubblica era convinta che quella guerra era ormai persa. Su quell'immagine, distribuita su tutti i media, il governo e le Forze Armate costruì il mito della Potenza invincibile e dei soldati eroi. Grazie a quella foto si trovarono i finanziamenti (14 miliardi di dollari) per continuare la guerra, e vincerla. Un'immagine - ci dice oggi Clint - mistificatrice, falsa, finta. E ci invita a guardare con occhi diversi qualsiasi immagine bellica ed eroica. "Gli eroi sono qualcosa che creiamo noi, perchè ne abbiamo bisogno", si dice nel film. Non morirono per la Patria, per l'America. Quei soldati "morirono per il compagno, l'amico che avevano al fianco." E quel pugno di eroi, festeggiati in pompa magna per mobilitare la gente e raccogliere i soldi necessari, poi furono gettati alle ortiche.
Presto arriverà il 2°film di Eastwood sugli stessi fatti, quello visto dalla parte giapponese, Letters of Iwo Jima, il controcampo di Flags of our fathers(il trailer lo potete vedere qua sotto) E allora l'operazione di destrutturazione del mito dell'eroe fatta da Eastwood sarà completa.

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