05 luglio 2007

Sismi affair

FORZA SPIONI
La notizia è assai golosa ma, prevedibilmente, nel ventre molle del Belpaese che pensa solo alle imminenti vacanze fatte di bagni rigeneranti, di corpi nudi abbronzati, di divertimento e relax, non lascerà traccia. Più che golosa, la notizia è drammatica. E' di ieri il pronunciamento del Consiglio Superiore della Magistratura che UNANIMEMENTE (cazzo, non è quasi mai successo che magistrati togati e laici, destri e sinistri,siano tutti d'accordo!), sulla base dei documenti dell'inchiesta romana, ha stigmatizzato l'operato del Sismi, il Servizio Segreto militare guidato fino all'anno scorso da Nicolò Pollari.
Bando alle ciance: secondo le indagini della procura di Roma, il Sismi per 5 anni anni (quelli del governo Berlusconi) spiava gli avversari politici della Casa delle Libertà. Capito bene? Il servizio segreto spiava, per conto del governo Berlusconi, i "nemici": dai politici ai magistrati ad esponenti della società civile. Li spiava e ne neutralizzava l'attività. C' è qualcosa di più grave e spaventoso di questo? E non è strano che Pollari ieri sera si affacci sul Tg5 per dichiarare l' estraneità sua e del servizio segreto a qualsiasi comportamento illegittimo? No, non è strano. Di chi è il Tg5?
Leggetevi il pezzo da brividi tratto da Repubblica:

“QUEI NEMICI DA NEUTRALIZZARE”…
Carlo Bonini per “la Repubblica”

Scrive Pio Pompa in una delle sue note autografe all'allora direttore del Sismi Nicolò Pollari: "Il segreto è il punto di forza di ogni mutamento". Ora, almeno in parte, quel segreto cade e l'archivio riservato di via Nazionale (di cui Pompa era l'addetto) restituisce ciò che vi è stato custodito. Letti nella loro interezza, gli "appunti" e le "schede" impilati nell'arco di almeno cinque anni (2001-2006) sul conto di magistrati, uomini politici dell'allora opposizione, giornalisti, documentano non solo la natura illegale e calunniosa del lavoro spionistico svolto dal Servizio, ma il "programma politico" che lo ispirava e chi ne era il "dominus" tecnico: il generale Nicolò Pollari.
"Alla valutazione del generale" - come indicano gli appunti riservati - Pompa sottoponeva ogni mossa. Con Pollari e l'insediamento della nuova maggioranza di centrodestra, a Palazzo Chigi nasce un "nuovo" Servizio impegnato nella "bonifica del Palazzo", "l'epurazione della pubblica amministrazione", "la tutela di eminenti personalità di governo" con il ricorso, se necessario, a iniziative non ortodosse e traumatiche. Ecco dunque i documenti.

LA BONIFICA DI PALAZZO CHIGI
"Sicurezza del Palazzo" (Palazzo Chigi) - appunto manoscritto
"Nei confronti del personale legato da rapporto di impiego stabile con la presidenza del Consiglio, a scanso di forti reazioni burocratico-sindacali, è possibile attuare una ragionevole ed efficace attività procedendo all'attribuzione di talune funzioni a persone ritenute sicure, procedendo contestualmente ad avvicendamenti "formalmente fisiologici" di altri soggetti, onde depotenziare il dispositivo esistente, o almeno "disorientandolo" e privandolo di sicuri punti di riferimento (...) In questo senso un'attenzione particolare va rivolta ai soggetti che curano i flussi documentali e gli apparati di comunicazione. (...) Il problema di "bonificare" il dispositivo di sicurezza del "Palazzo" è meno arduo (...)

Il segreto è il punto di forza di ogni decisione di mutamento. Sta nel rapporto fiduciario che deve legare tale organizzazione con la Presidenza, nonché nel sapiente dosaggio della necessità e dell'opportunità di avvicendare, nel tempo, i vari organismi nelle varie funzioni (...) E' necessario pensare alla costituzione di un dispositivo fiduciario limitato a poche persone da inserire nell'ambito della struttura (...) un apparato di sensori e cartine di tornasole utile a prevenire e, se del caso, a reprimere (...) E' superfluo aggiungere che il dispositivo in parola deve essere caratterizzato da persone di blindata affidabilità, della quale deve assumere personale responsabilità chiunque sia chiamato a individuarle".

L'EPURAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
"Supporto conoscitivo all'interno della Pubblica amministrazione" - appunto manoscritto.
a) Conoscenza e/o possibilità di conoscere le risorse umane e, segnatamente, gli "atteggiamenti" e i "riferimenti" del management pubblico.
b) Individuazione delle aree e di soggetti in grado di intervenire in termini "non convenzionali" nelle scelte, nelle decisioni da assumere e/o per l'ostruzionismo delle stesse.
c) Conoscenza delle aree di gestione degli stimoli impropri e/o della disinformazione organizzata rispetto alla linea decisa.
d) Conoscenza e/o tendenziale possibilità di individuazione di focolai di contrapposizione tecnico-politica alla linea di governo.
e) Possibilità di corrispondere alle esigenze di Governo di conoscenza, di volta in volta, di ambiti, soggetti, progetti, iniziative, atteggiamenti formali o sostanziali di eventuale interesse dell'Autorità.
f) Possibilità di monitoraggio di ambiti, soggetti, programmi, progetti, iniziative di interesse dell'Autorità.
g) Valutazione preventiva delle risorse umane cui affidare o comunque curare progetti di interesse dell'Autorità".

LA NEUTRALIZZAZIONE DEL NEMICO POLITICO
"Attività di tutela di eminenti personalità di governo" - appunto manoscritto
A) Al livello interno.
1) Nei rapporti con le istituzioni:
* Valutazione costante degli "atteggiamenti impropri" propalati, adottati o adottandi, da Organi o persone, da attivarsi secondo programmi preventivamente illustrati all'Autorità o su sue specifiche indicazioni.
* Monitoraggio dei settori "notoriamente sensibili".
* Studio di fattibilità di eventuali ipotesi di lavoro volte a "neutralizzare iniziative improprie".
* Attivazione di procedure indicate dall'Autorità di volta in volta interessata.

2) A livello di Organi diversi dalle Istituzioni
* Attività di "monitoraggio costante" di ogni iniziativa o ipotesi di iniziativa volta a incidere sul regolare funzionamento, sul corretto esercizio e sulla credibilità di organi e/o soggetti di Governo
* Approfondimento cognitivo di situazioni di minaccia riferite ad aree sensibili, di cui si è attinta autonoma notizia o per cui sono richieste adeguate attività.
* Valutazione delle "prospettive di rischio" e conseguente studio di fattibilità degli atteggiamenti e dei provvedimenti da assumere.
* Valutazione, a livello di intelligence economica, delle fonti, delle notizie, degli indirizzi e delle prospettive di interesse, desunte dal programma di Governo, o, di volta in volta, indicate dall'Autorità (quest'ultima voce appare nell'appunto relativo al "Supporto di sicurezza generale" ndr).

IL MONITORAGGIO DI MEDEL
Appunto al Direttore - 3 agosto 2002
"Dallo studio preliminare delle ultime attività di Medel (organizzazione europea che raccoglie giuristi e magistrati ndr) e soprattutto dal suo principale sostegno italiano (Magistratura democratica) emerge quanto segue: Settori di attività:
a) impegno per la garanzia dello status di magistrato;
b) opposizione a legislazione speciale sul terrorismo, che affiderebbe maggiori poteri all'autorità di polizia ai danni della magistratura;
c) opposizione a politiche e legislazione restrittive in materia di immigrazione.
2) Principali contatti in Italia: a) Gruppo Abele; Arci; Associazione di promozione sociale; Centro di iniziativa per l'Europa del Piemonte; Associazione di studi giuridici sull'Immigrazione; Agenzia testimoni di Ge-Nova; Associazione "Carta".

Allegato: Per quanto riguarda i progetti specifici promossi da enti e associazioni "non profit", benché non sia esplicito alcun legame con Medel, può essere interessante approfondire la natura e i contenuti del "progetto Melting pot" promosso da "Sherwood Comunicazione e Comune di Venezia". I redattori sono: Avv. Marco Paggi; Rosanna Marcato; Cris Tommesani; Gianfranco Bonesso; Milena Zappon; Barbara Barbieri; Claudio Calia; Jelena Momcilovic; Nait Salah Mourad; Leen Elen; Vojsava Zagali; Jonas Chinedu Okonkwo; Graziano Sanavia".

Appunto al signor Direttore - 13 febbraio 2002 - "La Commissione di inchiesta su Tangentopoli".
"Presso ambiti qualificati si è appreso che, ben prima dell'istituzione della Commissione di inchiesta su Tangentopoli, il movimento dei "giuristi" democratici militanti avrebbe verosimilmente predisposto una strategia di contrasto sia a livello nazionale che internazionale. I giuristi si sarebbero avvalsi, da un lato, del supporto delle componenti politiche, mediatiche e antagoniste a essi contigui o organici, dall'altro del network internazionale facente capo a Medel.

Nello specifico è stato riferito di incontri e contatti riservati intercorsi nei giorni immediatamente successivi al varo della Commissione tra Bruti Liberati, Livio Pepino, Ignazio Patrone, Giovanni Salvi, Cesare Salvi, Sergio Cofferati, il segretario del Fnsi Paolo Serventi Longhi. In tale contesto, sarebbero emersi i seguenti orientamenti: adottare forme di pressione sul Presidente della Repubblica strumentalizzando anche una presunta volontà da parte del Governo di porlo in difficoltà attraverso il caso Telekom Serbia. (...) appoggiare strenuamente il disegno, che farebbe capo al fronte antiriformista e al movimento venutosi a costituire intorno a Cofferati, teso a boicottare l'attività di Governo in attesa di eventuali esiti negativi delle vicende giudiziarie del Premier".

La "scheda" Barbe.
"Secondo talune indicazioni, il magistrato di collegamento presso il ministero di Grazia e Giustizia, Emmanuel Barbe (addetto dell'ambasciata di Francia a Roma) risulterebbe da tempo in stretti rapporti con diversi esponenti di Medel (...) Sembrerebbe che Barbe abbia avuto modo di diventare un profondo conoscitore delle vicende politiche e giudiziarie riguardanti il nostro Paese sulla scorta di frequentazioni e di legami, agevolati dalla stessa Medel, con Luciano Violante, Antonio Di Pietro, Giancarlo Caselli, Ignazio Patrone, Edmondo Bruti Liberati, Alessandro Perduca, Livio Pepino, Claudio Castelli, Maria Giuliana Civinini, Giovanni Salvi, Luigi Marini".

La scheda "Gallo".
"Fonte di buona affidabilità ha riferito in merito al previsto incontro tra l'esponente del movimento Batasuna, Joseba Alvarez, e il magistrato del tribunale di Roma Domenico Gallo, membro di Medel. Tale incontro dovrebbe svolgersi nella serata del 28 aprile a margine di un'assemblea fissata per le 17.30 sulla situazione nei Paesi Baschi, organizzata dal Centro sociale Intifada, via di Casalbruciato 15, Roma. In particolare, è stato riferito che il magistrato in questione risulterebbe contiguo ad ambienti della sinistra eversiva sia a livello nazionale che internazionale e segnatamente con i "Carc", l'Eta basca, il movimento bolivariano di Evo Morales, l'Ezln del Subcomandante Marcos e con le Farc colombiane.

Su tale versante, egli fungerebbe inoltre da collegamento con esponenti politici, sindacali e della magistratura, tra cui: Sergio Cofferati, Nunzia Penelope (giornalista), Cesare Salvi, Giovanni Salvi, Papi Bronzini (Md), Ignazio Patrone (Medel), Edmondo Bruti Liberati (Md), Laura Curcio (Md), Amelia Torrice (Md), Amedeo Santosuosso (Md), Paolo Mancuso (Md), Giacinto Bisogni (Md), Letizio Magliaro (Md), Gianni Palombarini (Md), Marco Paternello (Md), Mario Vaudano (Md)".
TELEKOM SERBIA, LA RAI E GLI INCONTRI AL QUIRINALE
Appunto al signor Direttore - 26 luglio 2002: "Situazione politica e alcuni suoi possibili risvolti"
"Trasmetto per le valutazioni di interesse. A disposizione per ogni ulteriore chiarimento, mi è gradita l'occasione per porgerLe cordiali saluti.
Ambiti bene informati hanno fornito indicazioni inerenti il significato e le motivazioni che, verosimilmente, sarebbero sottesi al recente messaggio alle Camere da parte del Capo dello Stato. Motivazioni e significato rappresenterebbero l'esito di una serie di incontri e contatti intercorsi tra il Segretario generale del Quirinale, dr. Gaetano Gifuni, e i leaders Ds, Piero Fassino e Massimo D'Alema. Tali incontri, sollecitati fortemente anche da Lamberto Dini, avrebbero avuto come finalità la definizione di una strategia tesa a tutelare il Presidente della Repubblica e alcuni uomini politici dalle vicende che potrebbe assumere la vicenda Telekom Serbia.

Nell'ambito della suddetta strategia, il messaggio alle Camere, in realtà, avrebbe perseguito lo scopo di dare un preciso segnale sullo scontro politico e istituzionale che verrebbe a determinarsi qualora la Commissione parlamentare di inchiesta sull'affare Telekom Serbia dovesse orientarsi per una chiamata in causa del capo dello Stato, all'epoca ministro del Tesoro, unitamente a determinati esponenti del governo e della maggioranza di quel periodo. In particolare, l'intervento sul pluralismo dell'informazione, contenente l'auspicio di estendere le prerogative della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai alle reti private, costituirebbe l'anticamera di una ancora più decisa forma di pressione da attuarsi tramite lo sbarramento dell'opposizione e l'alea del rinvio alle Camere della legge sul conflitto di interessi".

UNA "VOCE" DA SPEGNERE. UN INGLESE DA SPIARE
Appunto per il direttore - Gennaio 2003: "Attacchi contro il presidente del Consiglio alla vigilia del semestre italiano" (di presidenza Ue).
"Si è avuta notizia che, sui recenti attacchi portati da alcune testate giornalistiche, avrebbero essenzialmente interagito:
Il nutrito gruppo di giornalisti e "giuristi" militanti raccolto intorno alla "Voce della Campania" diretta da Andrea Cinquegrani e Rita Pennarola; Michele Santoro; Giuseppe Giulietti; Paolo Serventi Longhi; Ignazio Patrone; Sandro Ruotolo e Giulietto Chiesa; il presidente della stampa estera in Italia Eric Jozsef, corrispondente del giornale francese "Liberation", autore di durissimi articoli contro il governo italiano ripresi e diffusi ad opera del magistrato belga Marie Anne Swartenbroeks.

Quanto poi al ruolo mediatico esercitato dalla "Voce della Campania" esso risulterebbe caratterizzato dalle forti connessioni stabilite con ambienti dei cosiddetti "giuristi militanti", dal rappresentare una delle principali componenti del complesso circuito telematico facente congiuntamente capo ai siti "Centomovimenti" e "Manipulite. it" che alimenta il processo di delegittimazione del premier. Prestigiosi opinionisti (sic) hanno scritto negli ultimi anni per la "Voce". Tra questi, "Percy Allum", cittadino inglese il cui nome sarebbe Antony Peter Allum, che, oltre ad essere punto di riferimento di alcuni corrispondenti come quelli del "Guardian", dell'Economist e del Financial Times, godrebbe di solidi legami (in ciò agevolato dall'essere docente presso l'Orientale di Napoli) con ambiti del fondamentalismo islamico napoletano, fungendo anche da collegamento con quelli attivi in Gran Bretagna".

LA COMMISSIONE MITROKHIN
Appunto al signor Direttore - 6 giugno 2002
"Fonte vicina ad ambienti dell'opposizione ha informato che esponenti di spicco dei Ds, appartenenti all'area cui fa ancora capo la leadership del partito, avrebbero manifestato l'intenzione di non voler ostacolare l'accertamento, da parte della Commissione, dell'eventuale coinvolgimento di determinati uomini politici della sinistra. Ciò al fine di indebolire l'asse venutosi a costituire tra la parte più ortodossa del partito, la Cgil e il suo leader, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e l'area movimentista ricomprendente i no global e le frange più estreme dell'antagonismo. L'obiettivo sarebbe quello di ricostituire una forte sinistra, cosiddetta di Governo, in grado di ricompattare l'opposizione e mantenerne la guida su basi programmatiche".

PRODI SI CANDIDA
Appunto al Direttore (senza data)
"Ambiti bene informati hanno fornito indicazioni secondo cui la palese entrata in campo politico dell'attuale Presidente della Commissione Europea, tra l'altro sancita dalla recente diffusione di un vero e proprio documento programmatico titolato "Europa: il sogno e le scelte" avrebbe determinato negli ambienti dell'Unione Europea e in diversi Paesi membri forti reazioni contrarie che starebbero per sfociare in un clamoroso caso di incompatibilità. In particolare sembra che il caso in questione sia stato sollevato e fatto proprio, in punto di principio, dagli stessi organismi della Ue, nonché da diversi gruppi politici del Parlamento europeo.

Tant'è che la eco mediatica suscitata dalla vicenda starebbe per assumere risvolti clamorosi soprattutto sulla stampa estera mentre in Italia verrebbe trattata con scarsa attenzione destando non poca meraviglia nel resto dell'Europa. Tuttavia, il dato rilevante sarebbe che, nel caso di specie, non si tratterebbe di mera polemica politica, bensì del rispetto di un principio, ormai consolidato in sede Ue, teso ad evitare fenomeni di commistione tra il ruolo di Presidente della Commissione e quello di leader di una coalizione politica nel Paese di appartenenza. Di qui la trasversalità delle prese di posizione contrarie, che abbraccerebbero larga parte del Parlamento europeo e non solo, con l'intento di perpetuare il rispetto di tale forma di incompatibilità cui si sono già attenuti altri leader politici".

2 – E IL FUNZIONARIO SCRISSE A BERLUSCONI: SARO’ IL SUO UOMO FEDELE E LEALE…
Da “la Repubblica”

«Sarò, se Lei vorrà, il Suo uomo fedele e leale. Desidero averLa come riferimento e esempio ponendomi da subito al lavoro». È quanto scriveva Pio Pompa in una lettera inviata nel 2001 a Silvio Berlusconi subito dopo il suo approdo al Sismi. Negli ampi stralci della missiva, pubblicati ieri dal “Corriere della Sera”, l´ex agente segreto ringrazia il premier per la nomina come consigliere del direttore, Nicolò Pollari. «Sul foglio che ho davanti - si legge - stento ad affidarmi a frasi di rito per esprimerLe la mia gratitudine nell´aver approvato, nel Ciis di oggi, il mio inserimento nello staff del Direttore del Sismi».

Pompa fa riferimento poi ad una amicizia in comune, quella di don Luigi Verzè: «insieme a lui voglio impegnarmi a fondo nella tutela e nella difesa della straordinaria missione che scandisce la Sua esistenza». E poi: «Mio padre contadino, Don Luigi e Lei possedete la forza e la volontà di seminare per il futuro, oltre la vostra esistenza». Alla fine cita Eugenio Montale per chiudere la lettera e apprezzare il «pensiero» di Berlusconi: un pensiero «profondo ma di un´estrema leggerezza rappresentabile in un verso, "quel tenue bagliore strofinato, laggiù, non era quello di un fiammifero"».