27 agosto 2007

Libera informazione

Addio Lucignolo Bellafica

Brutte notizie per la libera informazione. Stasera termina l'appuntamento estivo con l'Approfondimento Giornalistico con la A e la G maiuscola. Stasera finisce Lucignolo Bellafica, il supplemento vacanziero di Studio Aperto, il sedicente telegiornale di Italia Uno.
Ne sentiremo la mancanza, c'è da giurarci: non avevamo mai visto un simile florilegio di notizie scomode , di documenti scottanti, di inchieste al vetriolo. Altro che Biagi, altro che Santoro: questi presunti maestri del giornalismo non ci hanno mai fatto vedere le cose come stanno; non hanno mai voluto mostrare a milioni di telespettatori, in prima serata, i meloni di Melita, i vizi sfrenati degli italiani in vacanza, le orge di natiche sudate e le tonnellate di poppe al vento bisunte d'olio. Neanche il Moige, di fronte a questo popò d'informazione di qualità, ha osato una critica (Noi una timida critica sì: quando sdoganate il pelo? Non vi chiamate forse Lucignolo Bellafica?)
Santoro e Biagi, a differenza di Lucignolo, non hanno mai fatto reportage senza peli sulla lingua sulla piaga del nudismo, sul ritorno del topless o sulla Sardegna di Soru a luci rosse. Loro Fiorani non lo hanno mai fatto "cantare". Loro un'inviata di prestigio come Melita non l'assumerebbero mai. Troppo scomoda, troppo incontrollabile, è evidente.
Oggi è un giorno veramente triste. Ci sintonizzeremo per l'ultima volta su Lucignolo Bellafica, certi di non restare delusi: magari sapremo tutto e di più sulle gemelle Cappa e i loro fotomontaggi, sui segreti inconfessabili di Corona, sulla decadenza dei costumi e la moda di andare a travestiti, sull'aumento delle tasse e l'incremento delle tariffe delle mignotte. Almeno vorremmo sperare che la fine di Lucignolo Bellafica serva a qualcosa. Ci auguriamo che Lucignolo Bellafica abbia indicato a tanto giornalismo accademico quale sia la retta via da seguire. Desidereremmo che, d'ora in poi, non si lasci alla sola Melita l'esclusiva delle interviste e dei calendari senza veli targati Lucignolo. Coraggio, giornaliste di Studio Aperto,coraggio Monica Gasparini, Benedetta Parodi, Patrizia Caregnato, e anche inviate di guerra come Gabriella Simoni! Forza, fate come la vostra brava collega Melita: in tv c'è bisogno di trasparenza!
Oggi sarà davvero una giornata triste. Come consolarci di fronte a questa grave perdita, la morte di Lucignolo Bellafica? Andremo in edicola e arrafferemo il dvd del backstage, griffato Lucignolo, del calendario di Melita. Entremo nel nostro music store di fiducia e prenoteremo tutti i cd compilation di Lucignolo Bellavita con le musiche più trendy. Oppure sul sito di Studio Aperto acquisteremo gli indispensabili cappellini (Euro 9.90), le t-shirt (Euro 24,90), le tazze per il caffè (Euro 6.90), l'agenda grigia o quella blu (Euro 11.50), e anche la guida ai locali più "in" e più "cool" (Euro 5.90), naturalmente tutti marchiati Lucignolo.

PS Per le immagini e le informazioni di questo post ci siamo avventurati sul sito di Studio Aperto. Si è aperto un pop-up, uno solo, di pubblicità. E' la reclame di un WC, "facile da installare dove vuoi tu". Che i geni del marketing di Mediaset vogliano suggerirci qualcosa?

(la pubblicità sul sito di Studio Aperto - Lucignolo)

07 agosto 2007

Giornalismo postribolare?


Lucignolo Bellafica
Esiste il giornalismo postribolare? Un esempio fantastico potrebbe essere - sottolineo, potrebbe - Lucignolo Bellavita, il settimanale di Studio Aperto.
Lo voglio dire apertamente: Lucignolo Bellavita (o meglio Bellafica) è un prodotto astuto. La scusa è sempre quella: fare informazione.
Sbandierando il diritto all'informazione, Lucignolo Bellavita apre allo spettatore le porte dell'Inferno: tette, culi, starlette spogliate, servizi su travestiti, nudisti, droghe.Tutto in prima serata.
Esagero? Faccio alcuni esempi tratti dalle ultime 2 puntate:
1)Servizio su Alessia Merz mamma? Un montaggio frenetico di sue brevissime dichiarazioni (il cui succo è :"diventare mamma non significa essere meno sexy") assieme a un'orgia di immagini (di 10 anni fa) di lei nuda. 5 minuti così. Dov'è la notizia? Aiutatemi a cercarla!
2) Servizio sulla Paris Hilton italiana: Guendalina ex-concorrente del Grande Fratello. Lucignolo segue la ragazza mentre è in vacanza a bordo di uno yacht: lei passeggia col micro-cagnolino, esibisce per la prima volta il topless ("Esclusiva Lucignolo"), viene multata per aver guidato la moto d'acqua violando le regole della Capitaneria di porto, esclamando "Chissenefrega!" (notare il messaggio educativo). Per dimostrare la presunta somiglianza ogni tanto fa capolino appare la vera Paris Hilton nel suo porno-video sul web alle prese con l'ex-fidanzato che, brandendo la telecamera, reclama insistentemente "Dammi la patatina!" (con tanto di sottotitoli). Anche in questo caso mi chiedo, dov'è la notizia?
3) Notevoli i servizi con gli inviati, come Melita del Grande fratello: Melita torna nella sua città natale, Treviso, per incontrare il pro-sindaco Gentilini, reo di aver dichiarato che le trevigiane, se fossero in Iran, sarebbero lapidate (in poche parole ha dato delle puttane alle sue concittadine). Prima di incontrare il pro-sindaco e dirgliene quattro, l'inviata di Lucignolo, tra un'intervista e l'altra alle ragazze del luogo, tra un urlo e una mossetta, ha illustrato le foto dei suoi svariati calendari in cui appare rigorosamente senza veli e in pose procaci. Il messaggio del servizio (giornalistico?) alla fine deponeva a favore della tesi di Gentilini. Se tutte le trevigiane sono come Melita...
4) Poi ci sono le "inchieste":il tema, come sempre, è pruriginoso. Ieri, col titolo molto BBc, "Nudi e cattivi" si dimostrava che i nudisti sono aggressivi. Avrebbero aggredito la troupe di Lucignolo, rea di averli inquadrati in alcune spiagge dove le telecamere sono bandite e la privacy salvaguardata. La struttura del servizio assomiglia molto a quelli delle "Iene":telecamere nascoste, immagini criptate. Cambia il tono e l'ideologia: tutto molto "di destra", metodo Berlusconi: provocare la vittima finchè non reagisce. Tra l'altro, a riprova dell'aggressione subìta dalla troupe la giornalista ha mostrato un certificato medico, giustificando l'assenza di immagini perchè dai nudisti. Sarà vero? C'è da fidarsi?
Se fare inchieste in questo modo, estorcendo interviste e provocando reazioni per supportare la propria tesi precostituita, sia giornalismo, lo lascio giudicare a voi. Guardatevi il servizio! 5) Infine ci sono le grandi interviste. L'ultimo scoop in ordine di tempo è l'intervista a Fiorani. Per 2 puntate il banchiere finito in galera e accusato di aggiotaggio, truffa,appropriazione indebita,associazione a delinquere per l'affaire Antonveneta ha cantato: no, non ha confessato, ma si è esibito decine di volte in veste di chansonnier al microfono dei compiacenti inviati di Lucignolo (giornalisti di Lucignolo, perchè dare del tu a chi intervistate? Siete amici, conoscenti?) e alle feste di Lele Mora. Alla fine, mancando la distanza giornalistica con l'oggetto di cui si parla, quel che arriva allo spettatore a casa è che il personaggio è un gran simpaticone, un viveur, un uomo che ha sofferto e che ha ricevuto del male. Un uomo così merita la galera? Senza distanza c'è giornalismo?
6) La chicca vera è la critica in diretta. Sui titoli di coda il mass-mediologo tuttologo Klasu Davi recensisce la puntata appena vista: rimprovera Lucignolo per il troppo sesso, bacchetta i nudisti perchè violenti (ma dove sono le immagini?), fa i complimenti ad alcuni inviati, dice basta a Fiorani. Insomma una bella trovata paracula per: -a) tutelarsi dalle critiche esterne(siamo così aperti che abbiamo pure il critico di Sua Mestà); -b) coprirsi a sinistra (Klaus Davi si dichiara di sinistra). Davi osa persino tirare le orecchie a Luciano Violante, esponente dei Ds,che incalzato dall'inviata Melita confessa (come altri 57 milioni di italiani) di non guardare Lucignolo Bellafica. Il mass-mediologo stigmatizza il politico:Lucignolo Bellafica ha 2 milioni di spettatori, tutti giovani, e un politico non deve ignorare i gusti dei giovani. No comment!
Torniamo alla domanda inziale: Lucignolo è giornalismo postribolare? La risposta è NO. E' solo postribolo: del giornalismo non c'è traccia. E il poco che c'è meriterebbe un intervento dell'Ordine dei giornalisti per violazione di alcuni elementari regole di correttezza.
Personalmente non ho nulla contro i postriboli. La tv di oggi ne è piena. Basta che chi fa tv postribolare non si ammanti della veste super-tutelata del giornalismo. Lucignolo Bellafica è solo spettacolo. Bello o brutto, giudicatelo voi.