08 dicembre 2006

Santoriade

L'altra piazza, quella di Santoro
"Una piazza mai vista", titolava Il giornale il giorno dopo la grande manifestazione del centro-destra contro la finanziaria del governo Prodi. Il quotidiano di Belpietro si riferiva alla partecipazione straordinaria, due milioni di persone secondo gli organizzatori, e alla qualità di chi vi ha aderito: giovani, pensionati, commercianti, professionisti, impiegati. Tanta bella gente. Dello stesso tenore la descrizione dei Tg, soprattutto quelli di Mediaset, che non si sono risparmiati in elogi e rassicurazioni:una manifestazione serena e di popolo, senza problemi nè tafferugli.
L'altra "piazza mai vista" ce l'ha fatta vedere stasera il solito Michele Santoro in "Anno zero". Che ormai è diventato il controcanto al coro dell'informazione tradizionale. Esattamente come l'informazione tradizionale che ha mille occhi, attentissimi, sulle manifestazioni di centro-sinistra (si attacca allo sparuto gruppo di dementi che brucia bandiere e lo trasforma in evento) Santoro ha puntato le sue telecamere su quanto succede dentro il popolo di centro-destra quando sfila in piazza. Il risultato può offendere molti, come è successo in trasmissione all'onorevole Sandro Bondi di Forza Italia, ma ora il pubblico ne sa di più: si sono - finalmente! - viste le croci celtiche e i saluti fascisti, gli insulti ai magistrati - tutti comunisti - e agli omosessuali. Insomma: quello visto da Santoro non era tutto il popolo di centro-destra, per carità. Una parte, solo una parte, magari microscopica, ma c'era. I tg non l'avevano fatta vedere. Santoro gli ha restituito dignità. E gli spettatori, di destra, sinistra, di mezzo, possono giudicare.

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