23 agosto 2006

Caccia al tesoro per pagare le tasse

Blogvetriolo è anche uno sfogatoio, per cui riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Forse per farmi pagare con maggiore spensieratezza la tassa sui rifiuti il Comune di Milano mi organizza ogni tanto una bella caccia la tesoro. E senza badare a spese! Ovvero mi spedisce a casa una bella raccomandata. Ovviamente all’ora in cui passa il postino io non ci sono e non posso firmare. Lui quindi mi lascia un avviso, il classico “giallino”. Col mio bigliettino una bella mattina devo recarmi all’ufficio postale e fare una simpatica fila per ritirare una lettera, assai misteriosa, in cui si parla di “accertamenti” a mio carico e di “comunicazioni giudiziarie” da ritirare presso un altro sportello del comune, ovviamente dalla parte opposta della città. E’ uno dei momenti più emozionanti del gioco: il cuore sobbalza in gola. “Oddio, e che avrò mai fatto di male?!” Con l’adrenalina a mille attraverso buono buono il traffico cittadino e mi faccio un’altra allegra e lunga coda allo sportello. Qui consegno la lettera misteriosa e loro me ne danno un’altra, molto meno misteriosa, che dice che mi devo recare in un altro posto ancora, lontano da lì, a pagare la mia tassa sui rifiuti. Qui parte qualche scanzonata e liberatoria imprecazione: un altro obbiettivo del gioco? Riattraverso la città e mi reco agli sportelli dell’Esatri dove, dopo una ancor più lunga e spassosa coda, posso finalmente versare il mio obolo all’amministrazione comunale. Dopo aver perso quasi un’intera giornata che poteva essere produttiva semplicemente per pagare le tasse mi domando: ma perchè il Comune di Milano non può mandarmi una bolletta che io possa pagare in posta o con la domiciliazione bancaria, come da sempre fanno Telecom e Aem? C’è qualcuno in grado di rispondermi?

Vetriosanch, Milano

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