15 settembre 2006

Vetriolo su Martinelli

Il mercante di pietre (sui coglioni)
(Accadueesseoquattro, che sarà tacciato di integralismo, ha partecipato ieri sera all'anteprima dell'ultimo film di Renzo Martinelli, Il mercante di pietre. Tutta la sua bile in esclusiva per Vetriolo:)
Provocatorio è un film che ti scuote, che ti costringe a riflettere sulle tue opinioni, a smantellare i preconcetti. Una messa in fila di banali luoghi comuni, già ascoltati mille volte tra salotti Vespa-siani e tavoli da giuoco stile Prosecco& Tressette, possono essere al massimo irritanti.
La provocazione è un’arte, la dermatite causata dal film di Martinelli è una rogna.
Sin-ossi(geno):
Professore mutilato da attentato a firma Al-Qaeda nutre un profondo odio verso l’Islam.
La moglie lavora per Alitalia (product placement a volontà), rimane coinvolta nella sparatoria che sventa un attentato all’aeroporto (ma la scena si svolge nella stazione ferroviaria di Fiumicino!)
Per distrarla dallo shock subito, lui la porta in vacanza in Cappadocia, ma le uniche due persone con cui entrano in contatto sono due pericolosi terroristi “in sonno” (ma che sfiga!).
Lui ritorna all’università più paranoico che mai, e pure cornuto perché la moglie si lascia sedurre dall’italiano nato in Afghanistan interpretato dall’americano Harvey Keitel (Orrore! Un cristiano convertito all’Islam!)
Il film si srotola su virtuosismi di montaggio sonorizzati alla “Star Wars” e battute caustiche
sui critici cinematografici (Il loro matrimonio sta andando a rotoli, sono a cena e lei dice “andiamo al cinema, questo film lo hanno stroncato”. Lui:“Allora sarà bellissimo, i critici sono gente frustrata”. Tutto vero: a vedere film come questi si rischia il trattamento sanitario obbligatorio!)
I critici in sala sorridono alla provocazione (l’unica degna di questo nome presente nel film), e il film prosegue verso lidi che non vogliamo svelare.
Possiamo solo dire che Martinelli ha realizzato un film fedele alla sua linea estetica e non allineato al pensiero che crede nel dialogo intercultural-etnic-religioso. Ma fare un compendio di frasi fatte, senza aggiungere un solo briciolo di novità, spacciando filmati di lapidazioni (fornite da Amnesty International) come “smoking gun” per incitare alla rivolta conto l’islam sono cose ci aspettiamo di vedere in un servizio dell’edizione notturna del Tg4, non al cinema!

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