31 ottobre 2006

Halloween's Grindhouse:doppio spettacolo

E’ più facile trovare qualcosa di originale nell’angusto spazio tra gli espositori e la parete alla quale sono appoggiati, che in esposizione. Non è un caso che abbia rintracciato URBAN LEGEND 3, raccogliendolo da terra alle Messaggerie Musicali.
Lo spirito di Mary Banner, uccisa la sera del ballo di fine anno, tormenta, vent’anni dopo, la confusa Samantha e i suoi amici (buoni solo per una carneficina). La Sony continua a produrre sequel di film famosi, con mefistofelici direct to video (è il caso, anche, del terribile INSERZIONE PERICOLOSA 2). La regista di PET SEMATARY, Mary Lambert, da anni perdutasi nel circuito video e rip off, mette tutta se stessa in questo film di fantasmi e maledizioni: BLOODY MARY, urla il sottotitolo! E’ la regista ad essersi insanguinata per i flop e la miopia dei produttori? Certo questo film non potrà renderle giustizia tanto è prevedibile e privo di pretese. Ma la passione per l’horror c’è, e si sente. Magari ingenua, naif, con effetti perniciosi ma calda, affettuosa prova d’amore per il genere. Unica scene horror di rilievo, la fighetta Heather che, attaccata da ragni giganti, si strappa la faccia. Ma li trova anche lì sotto! Perfetto per la notte di Halloween.
TITOLI DI CODA :URBAN LEGEND 3 – BLOODYMARY di Mary Lambert con Kate Mara, Robert Vito, Tina Lifford distrib. Sony Home Video Tagline: Mary's Evil is Beyond Legend

INTERVALLO: ATTUALITA’
Sembra che il numero di telefono di Brian Novack venga prima di quello di Ashton sul cellulare di Demi Moore. Novack non è un amante segreto, ma il suo fidato chirurgo plastico. Dopo le innumerevoli operazioni di chirurgia, la Moore è corsa nuovamente ai ripari!
Niente di pericoloso, comunque! Un semplice cedimento strutturale dell’adipe delle ginocchia. Ormai le ginocchia di Demi erano diventate degli orrendi blob pensanti, da secoli incubo delle lavandaie di tutto il mondo! Con la modica spesa di 5.000 dollari, Demi può proprio dire di essere una ragazza in gamba!

2)HALF LIGHT (Universal home video)
Su HALF LIGHT di Craig Rosenberg , la Lakeshore ha discusso a lungo. Farlo uscire al cinema? Impossibile, troppo brutto! Direct to video? No, Demi si sarebbe offesa…così hanno avuto un’idea geniale (?). Farlo uscire solo in dvd ma con una sfarzosa premiere hollywoodiana. Fatto sta che il film è andato malissimo anche al noleggio. Nonostante il flop, la Universal ha deciso di distribuirlo anche al cinema (con Demi ci si prova sempre, era successo anche con PASSION OF MIND, uscito al cinema solo da noi!), in poche sale, a giugno. Ma visto lo scarsissimo successo, possiamo ben reputarlo un inedito. Nel film ci sono presenze inquietanti, guardiani del faro allupati, macchine da scrivere che scrivono da sole (vi ricorda qualcosa?). Ma sono i meravigliosi paesaggi della Scozia a riempire gli occhi. Tetri e selvaggi, aperti eppure inquietanti. Lode al direttore della fotografia di Ashey Rowe, condanna a tutti gli altri. A partire dalla produttrice-protagonista Demi Moore che riesce a guastare l’atmosfera in ogni scena. C’è un bambino morto che passa dietro una finestra? Demi deve avere paura? Che c’è di meglio che cacciare un sorriso trentadue denti per mettere in mostra le fantastiche capsule, bianche come la malta pura e dritte come un dipinto di Mondrian (in mostra a Brescia, andate a vederlo!), ma nonostante tutto questo, il dolore di una madre che ha appena perso il suo bambino per negligenza, Demi, non riesce a darlo. Se poi ci si mette il risvolto giallo e si butta all’ortiche l’unico fantasma che avevamo! E qui HALF LIGHT dimostra di avere un suo (involontario?) riferimento. Quello dei sexy thriller italiani degli anni 70. Eh, si. Guardandolo, sembra di vedere un film di Umberto Lenzi, dove Demi Moore scimmiotta come può, l’erotismo naif e malizioso di Carroll Baker. A questo punto, meglio guardarsi PARANOIA (Millienium Storm home video)!
TITOLI DI CODA HALF LIGHT di Craig Rosenberg con Demi Moore, Henry Ian Cusik, Kate Isitt Distrib. Universal Tagline: Believe in the beyond!

Nessun commento: