24 settembre 2007

L'invettiva sui festival milanesi

CINEFESTIVAL A MILANO, SOTTO A CHI TOCCA!
Riceviamo da Vetriosancio e volentieri pubblichiamo

Che bello! Un altro festival di cinema a Milano!! Il “Milano Doc Festival- Festival Internazionale di Film, Documentari d’Arte, Architettura, Cinema, Teatro, Impresa (!), Musica e Danza” (qualcos’altro no?!) ha aperto finalmente i battenti con “un numero impressionante di documentari” come recita il programma.
Se ne sentiva proprio il bisogno, perché finora di festival cinematografici in città ne avevamo effettivamente pochini, solo 9! E finalmente ecco il numero 10, patrocinato niente-popo-di-meno che da Vittorio Sgarbi in persona e programmato acutamente tra il 12 e il 30 settembre in piena sovrapposizione con il “Milano Film Festival” che dal 14 al 23 settembre ha raccolto quest’anno un pubblico finalmente piuttosto vasto con una proposta dallo stile molto “raga-tutto-rego”.
E’ una situazione paradossale. Dopo decenni di assoluta assenza del benché minimo segno festivaliero ora all’ombra della madunina siamo invasi dai festival, oltre che dai lavavetri: ne nascono come i funghi, e più piccoli e nascosti sono meglio è! Nessuna di queste proposte ha infatti la statura e neppure l’ambizione di rappresentare veramente una città come Milano: Si procede invece per clan, per cordate parallele, sul classico modello familiare dell’imprenditoria brianzola. Ofelè fa el tò mestè. Una strada completamente opposta a quella seguita per esempio da Roma con la sua sciccosa Festa del Cinema, un po’ glamour, un po’ sagra de noartri.
Non che quella capitolina sia la strada giusta e quella milanese quella sbagliata, anzi. Ma è che dalle nostre parti (ebbene si, noi vetriolomani siamo dei bauscia!) sta diventando proprio difficile districarsi nei meandri di una offerta festivaliera schizofrenica, ridondante e poco comprensibile, tanto che anche tra addetti ai lavori ci si chiede a volte: “ma questo che festival è?!”
Facciamo la lista: il Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina terrà la sua 18° edizione (dedicata alla Pasqua!) un po’ più tardi del solito, ai primi di aprile, lasciando libero uno slot in marzo, ma andando a pestare i piedi al Miff - Film Festival Internazionale di Milano (che il suo direttore presenta modestamente come “il Nuovo Sundance Internazionale d’Europa”, proprio così, con tutte maiuscole!!), in programma dal 3 al 14 aprile. Il Festival Internazionale del Film Turistico chiamato anche Filmondo dovrebbe tenersi anche lui ad aprile, ma è da un po’ di tempo che non dà segni di vita (attenti ragazzi, chi va via perde il posto all’osteria). Il Festival Internazionale del Cinema Gay-lesbico and Queer Culture dovrebbe incunearsi con la sua 22° edizione nel giugno prossimo, un mesetto tranquillo. Poi c’è il Festival Internazionale FilmMaker, che arriverà alla 26a (o 27a?) edizione in novembre/dicembre 2007 e che da qualche anno ha sentito l’esigenza di sdoppiarsi in un nuovo festivalino chiamato Filmaker Doc - Festival Int.le di Film e Video Non Fiction. La 17a edizione di Invideo-Mostra Int.le di Video d’Arte e Cinema Oltre parte anche lei a novembre, dal 7 all’11, altra sovrapposizione. Anche settembre è intasato come la tangenziale al venerdì sera con il 12° Milano Film Festival che, come si diceva, si è tenuta dal 14 al 23 settembre, e il nuovo Milano Doc Festival che si allarga dal 12 al 30 dello stesso mese (che sboroni!). Poi c’è lo Sport Movies & Tv–26° Milano International FICTS Festival, che va ad occupare il suo posticino libero tra la prossima fine ottobre e l’inizio di novembre. Infine Sguardi Altrove-Film Festival a regia femminile è arrivato alla 8° annata e si svolge tra febbraio e marzo.

Sembra uno scherzo, ma è tutto vero! Il catalogo è questo, se non ce ne siamo scordato qualcuno... Meno male che adesso c’è il decisionista Sgarbi assessore alla cultura che ha voluto fare un po’ di ordine e tanto per semplificare ha messo in circolazione un altro bel festival, il geniale FESTIV-ALL con il quale invita tutti i simpatici festival della città ad aprire altre finestre di programmazione con mini-cartelloni disseminati nel corso dell’anno in un calendario-monstre completamente incomprensibile e francamente demenziale. Bella la razionalità della capitale morale e brillante la politica culturale del partito-azienda. A questo punto non ci resta che sperare in un intervento risolutivo della efficientissima Lombardia Film Commission e del suo presidente Renato Pozzetto!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma guarda. Dieci festival a Milano e non me n'ero neanche accorto...
E sto al cinema una sera sì e una no...